La verita' svelata dal tempo del Tiepolo

***

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. schmit
     
    .

    User deleted


    image

    La grande tela, dipinta da Giambattista Tiepolo attorno alla metà degli anni Quaranta del Settecento, giunse in Museo nel 1928.

    L’opera, proveniente dal palazzo che il noto avvocato Carlo Cordellina aveva fatto costruire in contrà Riale a Vicenza, era stata originariamente pensata come una grandiosa decorazione a soffitto per una delle altre proprietà di Cordellina: o la villa di Montecchio Maggiore, affrescata da Tiepolo tra il 1743 e il 1744, o il palazzo vicentino in stradella Piancoli, o quello veneziano in campo San Maurizio.

    L’artista rappresenta qui uno dei soggetti allegorici a lui più cari. La giovane donna, mollemente posata accanto al globo terrestre su un soffice tappeto di nubi, rappresenta la Verità, che stringe con la mano destra uno specchio, mentre con la sinistra sorregge il disco solare, simbolo della luce della Ragione. Il corpo nudo, morbido e sensuale della giovane è stretto tra le braccia del Tempo, rappresentatosecondo la tradizione allegoricacome un vecchio, la cui pelle raggrinzita contrasta nettamente con le carni rosee e levigate della fanciulla. Il Tempo, abbandonata la grande falce suo consueto attributo, volge lo sguardo accigliato verso uno dei putti, più vivace degli altri, che gli ha appena rubato la clessidra, mentre impugna con la mano destra una foglia di palma, che allude alla Verità. Sulle destra della tela, al di sotto di un putto con una corona d’alloro, appare la Menzogna abbagliata dalla luce accecante della Verità.

    L’immagine, resa mediante una tessitura cromatica luminosa e brillante, vuole dunque alludere alle virtù morali di equità e giustizia che ispiravano l’operato di Cordellina.


     
    .
  2. francesco56_8
     
    .

    User deleted


    Questo affresco è, a dir poco, stupendo. Tutto quell'azzurro tenue ti da veramente il senso della libertà ecco perche' Berlusconi lo ha scelto per metterlo nella sala stampa di palazzo madama.
     
    .
  3. schmit
     
    .

    User deleted


    Non si puo' certo dire che non sappia scegliersi l'immagine...
     
    .
  4. schmit
     
    .

    User deleted


    L’aveva scelto lui, Silvio Berlusconi in persona, quel dipinto maestoso di Giambattista Tiepolo, «La Verità svelata dal Tempo». L’aveva voluto come sfondo alle spalle dei ministri, quando in conferenza stampa avrebbero riferito delle decisioni prese in Consiglio. Era piaciuto a tutti, fino a qualche giorno fa. Quando qualcosa è cambiato. E il seno perfettamente tondo della bella donna morbida e diafana al centro del quadro è scomparso, coperto da una macchia di colore chiaro. Un drappo, probabilmente nato dal lavoro di ritocco sull’immagine digitale. Un click e via anche l’ombelico, il simbolo della trasgressione che la Raffa nazionale sdoganò in televisione qualche decennio fa. Così, nel nuovo pannello sulla parete dietro le spalle dei ministri, la Verità del Tiepolo si veste di una leggera tunica lattea, mai indossata prima d’ora. Forse i fidi collaboratori del premier gli hanno suggerito che un capezzolo nitidamente delineato alla sua sinistra avrebbe potuto distogliere l’attenzione dei giornalisti dal contenuto dei suoi discorsi? O forse le ministre Carfagna, Gelmini, Meloni e Prestigiacomo hanno protestato contro la nudità femminile data in pasto alla stampa, in primo piano, lamentando una scelta dal sapore vagamente maschilista? Pare di no. La spiegazione dello staff di tecnici dell’immagine del presidente del Consiglio è un’altra: la mammella è scomparsa «a fin di bene». La visione di quel seno «a volte inevitabilmente in evidenza in alcune riprese delle conferenze stampa» potrebbe urtare «la sensibilità di qualche spettatore».

    Censura, ma con finalità più che nobili. La Chiesa non c’entra: la Controriforma è targata Berlusconi, il leader politico che ha rivoluzionato il Paese anche con la tv delle veline, tutta cosce e intrattenimento. Insomma, un Silvio modello 1564, l’anno in cui le autorità ecclesiastiche decisero di cancellare l’indecenza delle anime che Michelangelo aveva affrescato nella Cappella Sistina. Tutte indecorosamente nude. In Paradiso come all’Inferno. E tutte prontamente rivestite dalla mano di Daniele da Volterra con stoffe variopinte affinché i genitali divenissero invisibili agli occhi dello spettatore.

    Anzi, del fedele. Chissà se della decisione sa qualcosa Mario Catalano, lo stretto collaboratore in materia di scenografia del Cavaliere, l’architetto che collaborò proprio con la Carrà e che propose la Verità settecentesca a Berlusconi. E chissà che ne pensa Tiepolo, che finora ha riposato nella convinzione che la censura moralista non potesse più essere affar suo.

    image

    Questa cosa mi fa ricordare le mutande che misero alla statua di Michelangelo...
    Ma Berlusconi che s'è impazzito?

    Silvio se continui cosi' mi deludi...la prima delusione è stata l'aver detto si' al trattato di Lisbona ora ti ci metti pure con l'arte?
    Su' dai...rinsavisci

    che "verita'" è se ci metti il velo?
     
    .
  5. francesco56_8
     
    .

    User deleted


    Ma che grossa stupidaggine...
     
    .
  6. Jack_OpenWorld
     
    .

    User deleted


    Gentilissima sig.ra Schmit, questo è quello che Lei ha scritto sul mio blog Martedì 26 Agosto 2008 alle 22.27 33:
    CITAZIONE
    Gentile Jak, leggo:
    *Visto che non voglio farmi i cazzi miei, il pezzo della “giornalista” Letizia Schmit scritto sul forum del Foglio è preso pari pari da La Stampa senza nemmeno linkarli, come anche la sovrapposizione di foto della “Verità” è del quotidiano torinese. Ma qui siamo ad un livello superiore chiaramente, mica è una semplice blogger sconosciuta come noi (io, in effetti, non la conoscevo)!

    Devo precisare che la notizia era presa dalla Stampa, le foto pure,non pretendera’ mica che vada di persona a relevare le notizie del mondo?
    Il piccolo commento sotto la notizia era mio, ma certo, quello lei non l’ha visto, a lei serviva il resto vero?
    Mettere il link era perfettamente inutile poiche’ La Stampa è senz’altro un giornale piu’ letto del mio forum.
    Grazie di avermi fatto pubblicita’, cosi’ ora mi conosce, pero’ se volesse leggere qualcosa scritto da me, venga sul mio forum e trovera’ tanto materiale.
    A risentirla Jak
    letizia schmit

    Questa la mia risposta. Grazie.
     
    .
  7. schmit
     
    .

    User deleted


    e qui troverete la mia alla sua ultima:

    http://owblog.wordpress.com/2008/08/03/le-...te/#comment-453
     
    .
  8. Jack_OpenWorld
     
    .

    User deleted


    Grazie
     
    .
  9. Spica
     
    .

    User deleted


    ^_^ ^_^
     
    .
  10. doroty2
     
    .

    User deleted


    ue' Jack torna a trovarci... ;)
     
    .
  11. francesco56_8
     
    .

    User deleted


    In effetti,come dici tu, basta digitare la prima frase su un motore di ricerca che ti viene dato da dove è tratto. Ormai pero' è d'uso mettere il link,anche se dopo un pò non lo trovi più perché cambiano gli articoli.
    Comunque, molto piu' grave sarebbe non mettere la firma del giornalista che ha scritto il pezzo,il giornale da cui è tratto, essendo famoso,è meno grave a parer mio e di facile reperimento.
    Comunque Jeck, è il tuo nick vero? torna a trovarci e magari scrivi pure qualcosa,così ci conosceremo meglio.
     
    .
  12. Jack_OpenWorld
     
    .

    User deleted


    Beh, intanto è obbligatorio citare la fonte quando una notizia viene ripresa; se la stessa viene presa dalla rete è prassi mettere il link dell'articolo originale (il link all'articolo, non l'URL del sito); e se in caso di licenze d'uso particolari - ad esempio Creative Commons - bisogna pubblicarle in base alla licenza originale. Questi non sono opzioni, ma obblighi da parte di chiunque voglia sfruttare una notizia reperita altrove. Inoltre, come nel caso de La Stampa, essendo sotto copyright, per pubblicare un loro pezzo - stralcio o completo che sia - bisogna avere la loro autorizzazione, e non credo che questo sia successo. Adesso fate voi.

    Per quanto riguarda il mio "nick Jeck", è solamente il mio nome e mi piacerebbe leggerlo nel modo esatto: JACK. Per la seconda proposta sì, verrò a trovarvi volentieri e probabilmente scriverò qualcosa.
    Grazie ancora a tutti voi e alla prossima.

    Ps: @Letizia la mia non è una critica al tuo operato, ma solamente una rettifica che credo giusto venga fatta nel caso in cui avessi dimenticato come funzionano certe cose. Mi spiace sul serio se ti ritieni infastidita per ciò che ho scritto, spero non te la sia presa per così poco ;)
     
    .
  13. schmit
     
    .

    User deleted


    :) no jack, non mi sono infastidita affatto ed hai pure ragione perche' le leggi sono quelle che dici tu.
    Io sono un po' "anarchica", i nomi non li ricordo mai precisi,le regole mi fanno venire l'orticaria,le leggi dovrebbero essere rispettate e uguali per tutti, purtroppo non è cosi' e ne ho esperienza personale...insomma, sono uno spirito libero che piu' libero non c'è :P
    Ma divento, alcune volte, una conservatrice impenitente...meglio il vecchio che il nuovo a provare...
    Dai, ti ho fatto di me un quadro "desolante"?conoscimi e sono certa diverremo amici... :)
    Ah, dimenticavo...a me puoi dire tutto quello che vuoi, non mi offendo mai...

    ps
    non è che per caso sei Jack Folla?
     
    .
  14. Jack_OpenWorld
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (schmit @ 28/8/2008, 14:05)
    ps
    non è che per caso sei Jack Folla?

    fortunatamente non sono un 50enne, non mi trovo nel braccio della morte e non faccio nemmeno il dj, ma sono un semplice "adoratore" della rete con la passione di scrivere - a modo mio - di qualsiasi cosa mi incuriosisca :P
     
    .
  15. Spica
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Jack_OpenWorld @ 28/8/2008, 13:29)
    Beh, intanto è obbligatorio citare la fonte quando una notizia viene ripresa; se la stessa viene presa dalla rete è prassi mettere il link dell'articolo originale (il link all'articolo, non l'URL del sito); e se in caso di licenze d'uso particolari - ad esempio Creative Commons - bisogna pubblicarle in base alla licenza originale. Questi non sono opzioni, ma obblighi da parte di chiunque voglia sfruttare una notizia reperita altrove. Inoltre, come nel caso de La Stampa, essendo sotto copyright, per pubblicare un loro pezzo - stralcio o completo che sia - bisogna avere la loro autorizzazione, e non credo che questo sia successo. Adesso fate voi.

    [..............................................]

    ^_^ ..mah, sai, in questi paraggi è pieno di "saputi" che si infastidiscono solo a vedere un link
    [aprirlo, quel click di mouse, dev'essere per loro una fatica insormontabile]
    oppure ti blaterano che trattasi di "furto di banda"..

    poi, citare si può - a parte specifico divieto di riproduzione come è a volte per un giornale o qualche sito - ma, appunto, andrebbe sempre citata anche la fonte o l'autore.

    ma Leti, per quel che la conosco, non omette con intenzione, semmai per distrazione o fretta.
    almeno, così penso.


    ps: in quanto a "creative commons", sempre in questi paraggi temo che la maggior parte manco sappia che significhi.
    [a parte il tristo ragionamento abbastanza comune: "se non costa non vale"]






     
    .
38 replies since 17/6/2008, 17:02   3664 views
  Share  
.