La verita' svelata dal tempo del Tiepolo

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  1. schmit
     
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    non saprei cosa risponderti data la mia totale ignoranza in questo settore :)
     
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  2. trombotta
     
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    CITAZIONE
    Primo:un'opera pubblicata non è piu' di proprieta' dell'autore che l'ha donata al mondo.
    secondo:un'opera commercializzata non è piu' pura.
    terzo:ma...in fondo, non s'ha da fare pubblicita' all'autore, ma all'opera che, si ritiene arricchisca, in qualche modo, l'umanita' e per questo non ci dovrebbe essere marchio di esclusivita'.

    Mi dispiace Lety ma sono d'accordo con Jak, un po' meno con spica
    Dirò i motivi: L'opera pubblicata è dell'autore che ne ha la percentuale sulle vendite.
    E' vero che l'ha donata al mondo(utopisticamente però), perche' le percentuali le pretende eccome ed è giusto cosi' se l'editore ne ha un altrettanto guadagno.
    il secondo caso è semplice utopia
    terzo, normalmente è proprio il contrario, si fa pubblicità all'autore e meno alle opere...
    per ciò che riguarda il marchio di esclusività basta sia firmato che lo diventa, nessuno può copiarlo e spacciarlo per suo, ma è vero che deve registrarne la proprietà.
    Ti ricordi quando ti avvertii che avevo letto una tua poesia in rete a nome di un'altra persona?
    Bene, tu non l'avevi registrata ma valeva la data in cui apparse in rete per prima e la data di pubblicazione del tuo libro da dove era stata tratta, infatti ci fu qualcuno che si prese la briga di tornare indietro nel tempo e poté verificarlo.
    Tu non volesti farle causa ma l'avresti vinta.
    Cosa voglio dire con questo? Che gli sciacalli in rete esistono e bisogna salvaguardarci da questi.

    a spica

    CITAZIONE
    la "proprietà" diventa infatti dell'editore.

    dipende dagli editori e fra questi ce ne sono di vario genere
    Un mondadori o simili, stampano il libro gratuitamente perche' sanno che nel tempo riprenderanno le spese in quanto hanno un loro giro di promozione dell'opera.
    Poi ci sono quelli che stampano a pagamento,una specie di tipografie, che si fanno pagare le copie stampate e non avendo la possibilità di promuovere il libro ti danno tutte le copie e tu te le puoi spalmare sullo stomaco a mo' di crema...
    Nel primo caso l'opera rimane loro sino a quando non avranno venduto tutte le copie e a te spetta una percentuale sulla vendita. Nel secondo caso, se sei un nome famoso puoi sperare di venderle mettendoti d'accordo con un distributore al quale darai tu la percentuale sulle vendite. Ma devi essere famoso e il libro deve invogliare il possibile acquirente sennò' caro mio non ti farà questo lavoro nemmeno un distributore...
     
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  3. Spica
     
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    CITAZIONE (trombotta @ 14/9/2008, 21:05)
    Mi dispiace Lety ma sono d'accordo con Jak, un po' meno con spica
    Dirò i motivi: L'opera pubblicata è dell'autore che ne ha la percentuale sulle vendite.
    E' vero che l'ha donata al mondo(utopisticamente però), perche' le percentuali le pretende eccome ed è giusto cosi' se l'editore ne ha un altrettanto guadagno.
    il secondo caso è semplice utopia
    terzo, normalmente è proprio il contrario, si fa pubblicità all'autore e meno alle opere...
    per ciò che riguarda il marchio di esclusività basta sia firmato che lo diventa, nessuno può copiarlo e spacciarlo per suo, ma è vero che deve registrarne la proprietà.
    Ti ricordi quando ti avvertii che avevo letto una tua poesia in rete a nome di un'altra persona?
    Bene, tu non l'avevi registrata ma valeva la data in cui apparse in rete per prima e la data di pubblicazione del tuo libro da dove era stata tratta, infatti ci fu qualcuno che si prese la briga di tornare indietro nel tempo e poté verificarlo.
    Tu non volesti farle causa ma l'avresti vinta.
    Cosa voglio dire con questo? Che gli sciacalli in rete esistono e bisogna salvaguardarci da questi.

    certo, l'opera è dell'autore ma le percentuali pagate sul venduto non credere siano miliardi.. si aggirano, quando son buone, sul 7/8 per cento.
    quindi ricavarne il pane dipende non da migliaia ma da milioni di copie vendute.
    [salvo accordi particolari con agenti di autori famosi che sono comunque un richiamo di per sè e un sicuro introito per l'editore]

    poi, certo che "gli sciacalli esistono" ma hanno anche un grosso handicap: non saranno mai in grado di produrre qualcosa di diverso nello stesso stile che han copiato. quindi, alla fine, si smascherano da soli.
    e sai perché..?
    perché non hanno fantasia.

    in ultimo, a quanto ne so, riportare una frase, un brano o una poesia si può, basta non trarne un qualsiasi guadagno e citarne la provenienza.





    CITAZIONE (trombotta @ 14/9/2008, 21:05)
    a spica

    CITAZIONE
    la "proprietà" diventa infatti dell'editore.

    dipende dagli editori e fra questi ce ne sono di vario genere
    Un mondadori o simili, stampano il libro gratuitamente perche' sanno che nel tempo riprenderanno le spese in quanto hanno un loro giro di promozione dell'opera.
    Poi ci sono quelli che stampano a pagamento,una specie di tipografie, che si fanno pagare le copie stampate e non avendo la possibilità di promuovere il libro ti danno tutte le copie e tu te le puoi spalmare sullo stomaco a mo' di crema...
    Nel primo caso l'opera rimane loro sino a quando non avranno venduto tutte le copie e a te spetta una percentuale sulla vendita. Nel secondo caso, se sei un nome famoso puoi sperare di venderle mettendoti d'accordo con un distributore al quale darai tu la percentuale sulle vendite. Ma devi essere famoso e il libro deve invogliare il possibile acquirente sennò' caro mio non ti farà questo lavoro nemmeno un distributore...

    ..l'editoria è un business come un altro.. e tutto ciò che ha da esser venduto e fruttare un ricavo ha bisogno della sua trafila burocratica fiscale, certo.

    ma chi infine mantiene questo sistema..?



     
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  4. schmit
     
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    CITAZIONE
    in ultimo, a quanto ne so, riportare una frase, un brano o una poesia si può, basta non trarne un qualsiasi guadagno e citarne la provenienza.

    Nel caso della mia poesia era stato copiato pari pari la prima parte e poi proseguita in uno stile diverso, per questo che non feci ricorso
     
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  5. Jack_OpenWorld
     
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    CITAZIONE (Spica @ 15/9/2008, 11:17)
    in ultimo, a quanto ne so, riportare una frase, un brano o una poesia si può, basta non trarne un qualsiasi guadagno e citarne la provenienza.

    Quello che dici tu è solamente nel caso di licenze particolari (CC ad esempio) per il resto tutti i libri pubblicati sono sotto copyright, quindi non puoi assolutamente copiare nulla: eccezion fatta solamente nel caso in cui ti metti d'accordo con l'autore e dimostri quindi di poterlo fare.
     
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  6. Spica
     
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    CITAZIONE (Jack_OpenWorld @ 15/9/2008, 15:39)
    CITAZIONE (Spica @ 15/9/2008, 11:17)
    in ultimo, a quanto ne so, riportare una frase, un brano o una poesia si può, basta non trarne un qualsiasi guadagno e citarne la provenienza.

    Quello che dici tu è solamente nel caso di licenze particolari (CC ad esempio) per il resto tutti i libri pubblicati sono sotto copyright, quindi non puoi assolutamente copiare nulla: eccezion fatta solamente nel caso in cui ti metti d'accordo con l'autore e dimostri quindi di poterlo fare.

    ..non mi pare che sia proprio così. e senza andare a cercare gli articoli di legge e le modifiche
    - ché oggi proprio non ne ho il tempo fisico -

    ricorro quindi a wikipedia che mi pare abbastanza esaustiva.

    riporta anche la replica governativa dell'anno scorso e, più sotto, la risoluzione della commissione Camerale successiva.

    ..certo non puoi riprodurre un'opera intera..
    [con il CC sì ma dovresti in ogni caso citare autore e compagnia bella se previsto dalla predisposizione della licenza]

    ma citare per fini di discussione e non commerciali mi pare proprio che si possa, ovviamente con l'obbligo di citare anche l'autore e l'eventuale fonte.
    e questo penso che sia d'obbligo anche in un'eventuale parodia.
    [tipo "libero adattamento da:"]
     
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  7. trombotta
     
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    CITAZIONE
    ma citare per fini di discussione e non commerciali mi pare proprio che si possa, ovviamente con l'obbligo di citare anche l'autore e l'eventuale fonte.
    e questo penso che sia d'obbligo anche in un'eventuale parodia.
    [tipo "libero adattamento da:"]

    Come si fa a definire una citazione che non sia a fini commerciali?
    Tutto quello che si posta qui è a fini commerciali della community.
    Invece credo che si possano citare brani di autori ma come è d'obbligo nei libri citarne il nome e l'opera da dove è tratto.
    Comunque per internet è piu' semplice perché ci sono i motori di ricerca.
    Comunque, se un opera non è registrata alla SIAE puoi rischiare che ti venga rubata.
     
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  8. schmit
     
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    ciao trombotta, non ho mica capito nulla del tuo discorso? che volevi dire...ma puo' darsi che non ci sia io con la testa stasera...Ho capito solo che per essere sicuri che un'opera non ti venga rubata bisogna essere iscritti alla SIAE, è cosi'?
     
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  9. Spica
     
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    CITAZIONE (trombotta @ 16/9/2008, 11:30)
    CITAZIONE
    ma citare per fini di discussione e non commerciali mi pare proprio che si possa, ovviamente con l'obbligo di citare anche l'autore e l'eventuale fonte.
    e questo penso che sia d'obbligo anche in un'eventuale parodia.
    [tipo "libero adattamento da:"]

    Come si fa a definire una citazione che non sia a fini commerciali?
    Tutto quello che si posta qui è a fini commerciali della community.
    Invece credo che si possano citare brani di autori ma come è d'obbligo nei libri citarne il nome e l'opera da dove è tratto.
    Comunque per internet è piu' semplice perché ci sono i motori di ricerca.
    Comunque, se un opera non è registrata alla SIAE puoi rischiare che ti venga rubata.

    .."fini commerciali" par proprio sia inteso "trarne un guadagno" in senso venale.

    ora, il sito è commerciale - come tutto o quasi - nel senso che paga uno spazio web e il "viaggio" di ciò che ci è scritto da un pc all'altro. e lo paga con i proventi della pubblicità che ospita.
    e che parte di questi proventi gli rimangano in tasca, è probabile.
    [considerali un compenso per l'enormità di ore profuse nella "costruzione" del software]

    poi abbiamo "i fini" del singolo - colui che cita - di guadagno monetario o altro che siano:

    ora, mi par ovvio che tutti noi, qui, non ci guadagniamo una lira. anzi, ne spendiamo per la connessione. ^_^
    quindi, se citiamo un periodo o una poesia, non è per fini commerciali ma di - in senso generale - di discussione..

    ..l'importante è appunto che si aggiungano autore e compagnia cantante, non facendo passare per propri testi altrui.

    poi, ormai non c'è solo la SIAE, siamo in europa.


    ..e su "l'appropriamento di un'opera altrui".. eh! di "una"..? sì, può capitare. chi lo faccia però dimostra da sè di esser privo di fantasia, nient'altro che un replicante.
    e quindi non potrà mai far "altro". perché sarà incapace di produrre altro o, in ogni caso, non con lo stesso stile, la stessa capacità di "dar forma" alla fantasia.
    perché, se l'avesse - o non temesse di non averla - non avrebbe bisogno di rubare alcunché, ci metterebbe del suo direttamente.
    [naturalmente è la mia opinione. :sant:]


    poi, noi siamo uno scambio di idee in continua evoluzione anche se non ce ne rendiamo conto e - penso - mentalmente connessi. quindi capita, è capitato e continuerà a capitare, che nel mondo, epoca dopo epoca, si scrivano le stesse cose pur non sapendo uno dell'altro.
    ..è il modo in cui si scrivono che è gicoforza diverso.
    perché ciascuno è unico ma osservazione e confronto con la massa portano facilmente a osservazioni simili ma il fulcro diviene la loro espressione soggettiva.

     
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38 replies since 17/6/2008, 17:02   3664 views
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